Chi uscì con Clodia?

Clodia

Clodia

Clodia was een van de bekendste Romeinse vrouwen in de eerste eeuw v.Chr. Ze is hoofdzakelijk bekend uit de redevoering Pro Caelio van Cicero, die een erg negatief beeld van haar geeft.

Clodia Pulchra was een dochter van Appius Claudius Pulcher, die in 79 v. Chr. consul was, en een onbekende moeder. Ze was een halfzuster van onder andere Publius Clodius Pulcher (de beruchte bendeleider) en van Appius Claudius Pulcher (consul in 54 v.Chr.), die dezelfde vader, maar een andere moeder hadden.

Clodia heette oorspronkelijk Claudia, maar ging haar naam volgens de volkse uitspraak spellen - net als haar halfbroer Publius Clodius - om zich populairder te maken bij het volk. Zij was getrouwd met Quintus Caecilius Metellus Celer en wordt daarom ook wel Clodia Metelli genoemd. Het was een publiek geheim dat zij haar echtgenoot vaak ontrouw was. Nog vóór de dood van Metellus (in 59 v.Chr.) stond ze in aristocratische kringen bekend als een van de meest losbandige vrouwen van Rome. In zijn redevoering Pro Caelio beschuldigt Cicero haar ervan haar echtgenoot met vergif te hebben omgebracht.

De dichter Catullus heeft haar naam vereeuwigd, omdat hij haar in zijn gedichten (hoogstwaarschijnlijk) voorgesteld heeft als zijn geliefde Lesbia. Ook met Marcus Caelius Rufus, een jongeman uit de bende van Catilina, heeft zij een relatie gehad, maar Caelius brandmerkte haar later als quadrantaria Clytaemnestra (d.i. Klytaimnestra van een kwartje).

Uit de wederzijdse haatgevoelens tussen haar en Cicero hebben boze tongen, mogelijk ten onrechte, afgeleid dat zij een (afgewezen?) minnares van de grote politicus is geweest. Cicero, die een levendig portret van haar schetst in zijn Pro Caelio, vergelijkt haar in zijn correspondentie met de godin Juno (waarmee hij haar ervan verdenkt een incestueuze verhouding met haar broer te hebben gehad).

Clodia was een van de drijvende krachten achter het proces tegen Caelius in 56 v.Chr., waarschijnlijk uit rancune omdat Caelius het met haar had uitgemaakt, terwijl zij gewend was zelf haar minnaars te laten zitten. Doordat Caelius werd vrijgesproken, leed Clodia groot gezichtsverlies. Zij verdween echter niet uit Rome, want in zijn brieven (onder andere uit 45 v.Chr.) noemde Cicero haar nog meermaals.

Per saperne di più...
 

Gaio Giulio Cesare

Gaio Giulio Cesare

Gaio Giulio Cesare (in latino Gaius Iulius Caesar, pronuncia restaurata o classica; AFI: [ˈɡäːjʊs ˈjuː.li.ʊs ˈkɐ̯ɛ̯.säːr]; nelle epigrafi C·IVLIVS·C·F·CAESAR e DIVVS IVLIVS; in greco antico: Γάϊος Ἰούλιος Καῖσαρ?, Gáïos Iúlios Kaîsar; Roma, 13 luglio 101 a.C. o 12 luglio 100 a.C. – Roma, 15 marzo 44 a.C.) è stato un politico, militare, scrittore e oratore romano, considerato una delle figure più importanti e influenti della storia.

Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dictator di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Gaio Svetonio Tranquillo il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano. Con la conquista della Gallia estese il dominio della Res Publica Romana fino al Mare del Nord e al Reno e portò gli eserciti romani a invadere per la prima volta la Britannia e la Germania, nonché a combattere in Spagna, Grecia, Egitto, Ponto (attuale Anatolia nord-orientale) e Africa.

Il primo triumvirato, l'accordo privato per la spartizione del potere con Gneo Pompeo Magno e Marco Licinio Crasso Dive, segnò l'inizio della sua ascesa. In base all'accordo, Cesare sarebbe stato eletto console con l'appoggio politico di Pompeo e finanziario di Crasso; in cambio, una volta console, avrebbe ratificato i provvedimenti presi in Oriente da Pompeo, avrebbe concesso le terre ai suoi veterani, e avrebbe avviato delle riforme a favore del ceto equestre per Crasso. Con il rinnovo del triumvirato, a Lucca nel 56 a.C., fu riconfermato proconsole in Gallia Cisalpina (e Illirico settentrionale), Gallia Narbonense e Gallia Comata. Dopo la morte di Crasso, caduto contro i Parti (Carre, 53 a.C.), Cesare si scontrò con Pompeo e la fazione degli optimates per il controllo dello Stato. Nel 49 a.C., di ritorno dalla Gallia, guidò le sue legioni attraverso il Rubicone (sulla cui linea, nell'81 a.C., Lucio Cornelio Silla Fortunato aveva spostato il confine del pomerio della città) e scatenò una guerra civile (pronunciando le celebri parole «Alea iacta est»). Sconfisse Pompeo a Farsalo (48 a.C.) e successivamente gli altri optimates, tra cui Marco Porcio Catone poi detto Uticense, divenendo padrone indiscusso di Roma.

Con l'assunzione della dittatura a vita diede inizio a un processo di radicale riforma della società e della politica romana, assicurandosi potere assoluto sulla Repubblica. Il suo operato provocò la reazione dei conservatori, finché un gruppo di senatori, capeggiati da Quinto Servilio Cepione Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Giunio Bruto Albino, cospirò contro di lui, uccidendolo alle idi di marzo del 44 a.C. (15 marzo 44). Nel 42 a.C., appena due anni dopo il suo assassinio, il Senato lo deificò ufficialmente, elevandolo a divinità. L'eredità riformatrice e storica di Cesare fu quindi raccolta da Gaio Ottavio Turino, suo pronipote e figlio adottivo con il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano.

Le campagne militari e le azioni politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate in terza persona nei Commentarii de bello Gallico e nei Commentarii de bello civili. Numerose notizie sulla sua vita sono presenti negli scritti di Appiano di Alessandria, il già citato Svetonio, Lucio Mestrio Plutarco, Lucio Cassio Dione Cocceiano e Strabone. Altre informazioni possono essere rintracciate nelle opere di autori suoi contemporanei, come nelle lettere e nelle orazioni del suo rivale politico Marco Tullio Cicerone, nelle poesie di Gaio Valerio Catullo e negli scritti storici di Gaio Sallustio Crispo.

Per saperne di più...
 

Clodia

Clodia
 

Catullus

Catullus

Gaius Valerius Catullus (Classical Latin: [ˈɡaːius waˈlɛrius kaˈtullus]; c. 84 – c. 54 BC), known as Catullus (kə-TUL-əs), was a Latin neoteric poet of the late Roman Republic. His surviving works remain widely read due to their popularity as teaching tools and because of their personal or sexual themes.

Per saperne di più...
 

Figli di Clodia e dei loro partner: