Chi uscì con Tito Flavio Vespasiano?
Caenis ha datato Tito Flavio Vespasiano dal ? al ?.
Tito Flavio Vespasiano
Cesare Vespasiano Augusto (in latino Caesar Vespasianus Augustus; Falacrine, 17 novembre 9 – Aquae Cutiliae, 23 giugno 79) è stato un imperatore romano. Nato Tito Flavio Vespasiano (Titus Flavius Vespasianus) e meglio conosciuto semplicemente come Vespasiano, regnò dal 69 al 79, anno della sua morte.
Fondatore della dinastia flavia, nono imperatore, fu il quarto a salire al trono nel 69 (l'anno dei quattro imperatori), ponendo fine a un periodo d'instabilità seguito alla morte di Nerone e definito dallo storico Tacito longus et unus annus ("anno lungo e unico"). Comandante delle truppe che erano impegnate fin dal 66 nella repressione in Giudea, venne acclamato imperatore dalle legioni d'Egitto, Giudea, Siria e Danubio. Al suo arrivo a Roma, il Senato lo riconobbe e lo nominò console per l'anno 70, insieme al figlio Tito.
La guerra civile rappresentò una decisa rottura con il passato, sia perché s'interruppe la continuità dinastica nella successione imperiale, sia perché per la prima volta un imperatore venne nominato lontano da Roma. Al nuovo sovrano vennero riconosciuti con un decreto del Senato tutti i poteri che erano stati propri di Augusto, Tiberio e Claudio. Le clausole del documento rafforzarono il potere dell'imperatore: egli poté concludere accordi con altri popoli esterni ai confini imperiali, convocare il Senato e far approvare senatoconsulti senza essere limitato da leggi e plebisciti. L'ascesa di Vespasiano fu un elemento di novità: fu un homo novus, non appartenendo a una famiglia della nobilitas romana, in quanto originario di Rieti. Nella sua politica fu attento a favorire l'integrazione dei provinciali dell'Impero come aveva fatto in precedenza Claudio.
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Antonia Cenide (in latino Antonia Caenis; ... – 75) è stata una schiava, poi affrancata, di Antonia minore, la madre dell'imperatore Claudio, per la quale svolgeva il compito di segretaria, ma nota soprattutto per essere stata l'amante (contubernium) dell'imperatore Vespasiano.
Durante il matrimonio di Vespasiano con Flavia Domitilla maggiore divenne dapprima l'amante dell'imperatore e poi, alla morte della moglie, prima del 69, la sua concubina, e tale rimase anche dopo che Vespasiano salì al trono.
Antonia Cenide ebbe una forte influenza su di lui e accumulò ingenti fortune attraverso i doni offerti da coloro che tentavano così di guadagnare i favori dell'imperatore. Ma nonostante venisse considerata dall'imperatore alla stregua di una moglie legittima, Svetonio ci narra un episodio in cui Domiziano, il figlio di Vespasiano, la trattò con disprezzo, porgendole la mano da baciare.
Visse a Roma in una lussuosa villa sulla via Nomentana nei pressi di Porta Nomentana, dove morì nel 75. A lei è dedicata un'iscrizione trovata su un'ara della villa:
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